domenica 21 settembre 2008

Da Il Quotidiano del 20 settembre 2008

Catanzaro - Sarà la società romana Vision&Value - Strategy advisor ad occuparsi della valutazione del personale di Sviluppo Italia Calabria in vista di un possibile ricollocamento dei lavoratori in strutture regionali. È quanto emerso dall'incontro tenutosi ieri presso l'Assessorato al lavoro tra Cgil, Cisl, Uil e Ugl e Mario Maiolo. Lo "screening" volontario inizierà il prossimo lunedì ed è stato richiesto dalla Regione Calabria ma commissionato da Invitalia, la nuova Agenzia statale che si occuperà di investimenti e sviluppo di impresa. Una soluzione che fa il paio con l'impegno assunto in luglio dal governatore Loiero, il quale si era reso disponibile ad assorbire i lavoratori a condizione, però, di un concreto aiuto da parte del Governo centrale. Dopo mesi di convulse trattative e diverse manifestazioni, sembra, dunque, smuoversi la situazione dei 141 dipendenti della società calabrese. Un approdo non facile anche per la mancanza di una strategia comune tra le principali sigle sindacali coinvolte nella vertenza. Un problema di cui si è discusso ieri mattina nei locali di Settingiano, dove i rappresentanti dell'Ugl hanno dato conto della situazione. «Sono partite le lettere di mobilità per cui c'è molta tensione - precisa Antonio Franco, segretario regionale dell'Ugl -. E se la Regione non è stata in grado di gestire al meglio la situazione, la principale responsabilità è del Governo nazionale che avrebbe dovuto trasferire funzioni e risorse economiche all'ente regionale». «Dal 2003 al 2007 sono state create 11 mila imprese e 20 mila posti di lavoro - prosegue - e la Calabria non può perdere uno strumento capace di sfruttare al meglio le risorse ordinarie dello Stato». Franco critica apertamente l'atteggiamento dei liquidatori, «incapaci di muoversi in autonomia senza avere indicazioni da Roma», ma ne ha anche per i colleghi sindacalisti: «Mentre le sigle nazionali operano di comune accordo, in Calabria si sono tenuti tavoli separati con l'azienda per un veto della Uil di cui non comprendiamo le ragioni: il nostro obiettivo è la tutela dei lavoratori e solo operando uniti possiamo ottenere qualche risultato». Un punto cui torna Laura Lamanna, Rsa Ugl Credito di Settingiano: «Il problema principale è la mancanza di unità tra i lavoratori. Sono state convocate due assemblee separate nonostante la richiesta di circa 86 dipendenti favorevoli ad una riunione unitaria: Cgil, Cisl e Uil non hanno risposto mentre nelle altre regioni, come Campania e Puglia, le sigle operano tutte insieme». Più articolato il resoconto di Armando Mascaro, segretario regionale Credito dell'Ugl, presente alla riunione di giovedì a Cosenza indetta dalla "triplice": «Volevamo conoscere le intenzioni di Regione e Invitalia sulla ricognizione di lunedì ma Cgil, Cisl e Uil hanno voluto un tavolo separato: non abbiamo potuto far altro che accettare senza, però, conoscerne i motivi». «Ho aspettato per un'ora che finisse l'incontro e altre tre per un verbale che mettesse nero su bianco le rimostranze dell'Ugl e i criteri alla base dello screening - prosegue -. Abbiamo chiesto metodologie e tempi certi, e la possibilità di conoscere i risultati. Alle 21, con la disponibilità dei liquidatori, abbiamo deciso di indire un nuovo incontro e di firmare il verbale. Ma la telefonata di un alto esponente di Invitalia ha bloccato tutto: abbiamo sentito la motivazione perché il cellulare aveva il volume alto: "se non firma la triplice, non deve firmare l'Ugl"». «Siamo rimasti in sede fino a mezzanotte, in attesa che i liquidatori decidessero diversamente - racconta, ancora, Mascaro -. Per tutta risposta , hanno chiamato la Questura denunciando una occupazione che non c'è mai stata, anche perché eravamo solo in sei tra rappresentanti sindacali e lavoratori. Oggi, allora, chiediamo con forza le dimissioni dei liquidatori che sembrano non in grado di gestire la situazione in autonomia». «Per quanto ci riguarda riteniamo che esistano le condizioni per mantenere lo stato occupazionale: stiamo elaborando delle proposte da sottoporre agli organi competenti» ha concluso il rappresentante Ugl.

sabato 13 settembre 2008

Grazie Gloria...

Gloria Gaynor, con amore

(Autografo sulla mia agendina!)

Catanzaro, 12 settembre 2008

Da Il Quotidiano del 12 settembre 2008

«Siamo pronti al dialogo ma senza sconti, in attesa di capire quali siano le intenzioni dell'amministrazione Olivo».
Il capogruppo di Forza Italia, Gabriella Albano, anticipa il ruolo dell'opposizione in
vista dei prossimi appuntamenti istituzionali, parla della costituzione in consiglio del gruppo unico del Pdl, non risparmia giudizi critici sull'attività della Giunta comunale.
Dottoressa Albano, quale sarà il ruolo dell'opposizione in vista della
ripresa dei lavori?
«Per quanto ci riguarda, l'obiettivo è recuperare il dialogo con la maggioranza per tentare di risolvere i troppi problemi che affliggono ancora la nostra città. Non ho mai condivido un atteggiamento di chiusura che finirebbe con l'essere solo sterile e improduttivo, e non
abbiamo alcun interesse a bloccare i lavori consiliari: occorre, però, un sostanziale cambio di marcia perché Catanzaro, anziché andare avanti, sembra fare passi indietro».
Si costituirà il gruppo unico del Pdl in consiglio?
«Al momento non è in programma. Incontreremo la deputazione nazionale per conoscere le direttive in merito anche se, ancora oggi, non è stata indetta alcuna costituente che stabilisca le procedure».
Chi farà parte del nuovo gruppo?
«Fermo restando che le colonne dovranno essere i partiti di Forza Italia e Alleanza nazionale, vale a dire i primi che hanno condiviso il progetto, il Partito della libertà è aperto a chiunque sia pronto a sostenere il nostro programma di governo».
Esprime un giudizio negativo sull'Amministrazione Olivo: cosa contesta in particolare?
«Registro un preoccupante stallo nella risoluzione dei problemi quotidiani: la città è poco pulita, mancano i controlli, è irrisolta la questione dei parcheggi. Poco o nulla, poi, si è fatto per arginare l'accattonaggio, con bambini piccoli costretti a chiedere l'elemosina:
mi chiedo, cosa sta facendo l'assessorato alle Politiche sociali? E, ancora, come dobbiamo comportarci nei confronti degli extracomunitari? Se non vogliamo ghettizzarli bisogna pensare a progetti per l'integrazione di cui, però, non v'è traccia. E vorrei aggiungere qualcosa
sui recenti concorsi banditi dal Comune».
Cosa non va?
«Alcuni bandi sono stati elaborati male. Penso a quelli per "Istruttori di vigilanza" in cui si chiede la regolarità nei confronti degli obblighi di leva: ma non era stata abolita? Mi sembra, insomma, che si stia dando importanza ai grandi eventi piuttosto che alle difficoltà di ogni
giorno: come ho già detto, Catanzaro più che città accogliente sta diventando la città divertente"».
Come sono i rapporti con l'altra minoranza? Avete individuato una strategia comune?
«In realtà non abbiamo avviato alcuna discussione, sia perché la pausa estiva ha rallentato i lavori sia perché se su alcuni punti abbiamo comuni sensibilità, su altri non c'è un pieno accordo».
Cosa ne pensa dell'ingresso in Giunta di Tommasina Lucchetti?
«Il mio giudizio è positivo. Innanzitutto è una persona molto qualificata, di grande esperienza e cultura. Inoltre, lavorando insieme alla Commissione delle Pari opportunità, ho potuto constatare che è una donna seria, disponibile e sempre presente».
In conclusione, quali sono le problematiche su cui intervenire con urgenza?
«Penso innanzitutto alla sicurezza e ad una maggiore presenza di vigili urbani e forze dell'ordine sulle strade: i cittadini devono sentirsi tutelati. Occorre, poi, una maggiore sensibilizzazione per quanto riguarda i rifiuti e la raccolta differenziata: non è ammissibile vedere cassonetti vuoti e sacchi neri per le strade o contenitori riempiti con materiale di ogni genere».

martedì 9 settembre 2008

Indebitati e scommettitori?

Indebitati e scommettitori? Sembrerebbe proprio di sì leggendo l’articolo di Elvira Pollina che nell’ultimo numero del Corriere della sera Magazine (il n. 36 del 4 settembre 2008), ha provato il nuovo servizio di Google: con “Insights” è possibile conoscere la parola più cliccata sul motore di ricerca selezionando una determinata zona geografica e un preciso periodo di tempo. Ne esce fuori che negli ultimi 12 mesi, Catanzaro primeggia per termini come “lavoro” (plausibile!), “prestiti” (non del tutto una sorpresa…) e “scommesse” ed è tra le prime dieci per “soldi” (e chi non li vorrebbe?). È chiaro, non si tratta di una ricerca scientifica o di un dato che riguarda tutta la popolazione, posto che internet si sta diffondendo ma non è ancora presente in tutte le case. Eppure l’articolo in questione qualche riflessione la merita, se è vero che i quattro termini sono legati tra loro da un piccolo, invisibile filo conduttore. Immaginiamo, infatti, un concittadino che si mette davanti il computer e clicca su Google “lavoro”, la parola regina, la chimera di tanti giovani e non, il motivo per cui è ripartita l’emigrazione verso il ricco nord: è più facile trovare un sito internet che parla di come cercare un impiego piuttosto che ottenerne uno vero e proprio. Nonostante la proverbiale leggenda che ci dipinge come frignoni e passivi, e constatato che è inevitabile perdersi nel mare magnum dei siti professionali, il nostro utilizza un altro termine: “soldi”. Forse esce fuori qualcosa di più interessante. Niente di più sbagliato. Appaiono in rapida progressione siti che promettono soldi on-line facili e sicuri (con la piccola clausola che, per intanto, tocca a te pagare per installare un apposito programma o acquistare un inevitabile “servizio”!) e blog di analisti e investitori, tutti pronti a dispensare consigli e spiegarti il mondo del mercato globale (ma tu, un capitale neppure ce l’hai…). Il catanzarese non si arrende e quando passa al termine “prestito”, le cose pare cambino: ti si aprono tutte le porte; agenzie e uffici, istituti di credito e assicurazioni offrono centinaia di prodotti dagli infiniti nomi, pacchetti fatti su misura e ritagliati apposta per te. Catanzaro, poi, negli ultimi anni registra un numero impressionante di nuove attività nel settore del credito; fino a ieri una sponsorizzazione per una forte squadra di calcio a 5 (la Tassofisso, ndr); innumerevoli volantini attaccati, più volte al giorno, sui parabrezza delle macchine. Il che fa pensare che potremmo essere (o già lo siamo?) una città fortemente indebitata anche se sarebbe curioso conoscerne il motivo: forse la casa nuova, sempre più costosa? O le visite mediche, per le quali ci spostiamo sempre più in altre regioni? O, ancora, le vacanze (irrinunciabili!), la macchina ultimo modello (per fare invidia!), il vestito all’ultima moda (apparire fa sempre bene…), gli studi scolastici (lo Stato non aiuta abbastanza!). L’abitante del capoluogo non si perde d’animo e affronta il problema con l’ultima arma a disposizione: “la scommessa”. Resosi conto che lavoro non ce n’è (o è difficile ottenerlo); capito che soldi facili, in altro modo, non è possibile farne; appurato che i prestiti son debiti che prima o poi vanno restituiti, al nostro non resta che affidarsi alla buona sorte, sperare in San Vitaliano e indovinare quella Tris, un terno al lotto oppure cinque risultati utili per portare a casa un gruzzoletto che farebbe invidia a un operaio della Fiat dopo un mese di lavoro. Al Lotto si è passata da una a tre estrazioni a settimana; le scommesse puoi presentarle ogni giorno per ogni tipo di evento; si finisce con l’avere come migliore amico il gestore della tabaccheria, trascorrendo il tempo a parlare di “centenari” e “ritardatari”; col rischio di lasciarci qualcosa di più di uno stipendio per coronare il sogno di una vita: vincere. Indebitati e scommettitori, dunque, e coerenti con quanti scritto dalla Pollina nel suo articolo, quando per i catanzaresi sottolinea: “in qualche modo si deve pur campare”.

lunedì 8 settembre 2008

Si riparte...da Il Quotidiano del 7 settembre 2008

Con la convocazione del consiglio provinciale, fissato per il prossimo
venerdì, riparte la stagione politica dell'ente intermedio e della
nuova giunta targata Wanda Ferro. Giampaolo Bevilacqua, capogruppo del
Pdl e presidente dell'ottava Commissione (Viabilità e Pianificazione
territoriale e urbanistica) anticipa quali saranno i temi cruciali da
affrontare e l'azione del proprio partito.
Partiamo dalle priorità: quali sono i problemi che affronterete con urgenza?
«La nostra attenzione si concentrerà, innanzitutto, sulle competenze
storiche della Provincia: edilizia scolastica, viabilità e tutela
dell'ambiente. Nel caso delle scuole, esistono progetti per Catanzaro,
Lamezia terme e Noverato; sull'ambiente, abbiamo avviato un tavolo
tecnico col Commissario regionale per risolvere le criticità. Resta,
però, da risolvere al più presto il problema delle deleghe».
Il passaggio di competenze e fondi dalla Regione alla Provincia:
continua la fase di stallo?
«Abbiamo avuto rassicurazioni sul fatto che quantomeno in materia
ambientale le competenze e i fondi si concretizzeranno in dicembre. È
chiaro che senza le necessarie risorse economiche siamo con le mani
legate e non possiamo programmare nulla».
Nel consiglio provinciale di venerdì avete discusso del
regolamento della Provincia servizi: quale è il senso delle modifiche?
«Abbiamo lavorato partendo da alcuni suggerimenti del Consiglio di
Amministrazione e in coerenza con quanto previsto dalla recente Legge
finanziaria. Proporremo una serie di modifiche tra cui, ad esempio, il
contenimento dei costi di gestione e il ruolo del Direttore generale».
Per l'opposizione si tratta dell'ennesimo carrozzone amministrativo:
cosa risponde?
«L'opposizione fa il suo mestiere sostenendo la tesi del carrozzone:
bisogna, però, tenere ben presente che si tratta di una nuova società
creata per gestire i beni di proprietà dell'Amministrazione
provinciale che in passato erano nelle mani di soggetti terzi. È
abbastanza chiaro il risparmio di spesa per le casse dell'ente
intermedio».
Un tema che ricorre spesso è quello del turismo: quale sarà l'azione del Pdl?
«È il nostro punto di forza, la carta vincente della regione Calabria.
Le precedenti amministrazioni, senza fare distinzioni, hanno spesso
trascurato le potenzialità legate alla bellezza e alla ricettività del
territorio calabrese. Anche in questo caso, però, il problema è legato
alla mancanza di poteri adeguati: nel momento in cui le deleghe
passeranno a noi, potremo dire la nostra».
Cosa ne pensa del recente passaggio di Pasqualino Ruberto al Mpa di
Raffaele Lombardo?
«Siamo stati compagni di partito per oltre venti anni e mi dispiace
della scelta fatta da Pasqualino: una decisione che rispetto ma non
condivido perché troppo personalistica».
Il Pdl s'indebolisce in provincia?
«Credo proprio di no! Nel prossimo futuro è, anzi, ipotizzabile
qualche nuovo ingresso nella nostra compagine».
Ha fiducia nella giunta Ferro?
«Certamente, è composta da persone serie e con voglia di lavorare. I
giudizi li potremo esprimere tra un anno; agli assessori il compito di
programmare, fare bene e dare risposte all'elettorato».
Finirà la querelle tra Catanzaro e Lamezia Terme?
«Tutte le zone del territorio provinciale hanno pari dignità e
meritano la stessa considerazione.
Con la prima giunta convocata nella città della piana abbiamo dato un
segnale chiaro: non possiamo più permetterci alcuna divisione e
dobbiamo lavorare insieme per il bene comune e lo sviluppo della
provincia».