Chiusura col botto per il “Reggae Train Sun fest 2009” al Parco delle biodiversità di Catanzaro. Tre concerti dal vivo, tre spettacoli belli e originali, che hanno catturato e fatto letteralmente “saltare” le centinaia di persone giunte fino al capoluogo di regione nonostante la serata condizionata da un vento sferzante e da una temperatura decisamente fresca. Le condizioni atmosferiche non hanno, comunque, impedito agli spettatori provenienti da tutta la Calabria di gustare il giovane reggae dei Marvanza, le consolidate sonorità di Gioman & Killacat, lo show finale del giamaicano Mr. Vegas. Anche ieri il pomeriggio è trascorso con visite agli stand sociali e alla mostra di Niko Citriniti, mentre alcuni writers hanno completato il grande murales dedicato al festival. In serata, il via alla musica dal vivo e dopo i vari soundcheck, i primi ad esibirsi sono stati i Marvanza reggae sound, gruppo emergente di Monasterace, che ha regalato ai presenti alcuni brani del loro lavoro d’esordio, “Frontiere”. Un mix interessante di denuncia e ironia, con canzoni contro la violenza e il degrado sociale che attanaglia i territori calabresi, ma anche una originale versione di “Stessa spiaggia stesso mare” di Edoardo Vinello. Tanta energia e calore per il gruppo reggino protagonista di un curioso fuoriprogramma quando, durante l’esibizione, sono saliti sul palco una coppia di sposi che hanno cominciato a danzare insieme a loro. A seguire, ci hanno pensato i beniamini di casa Gioman & Killacat (i fratelli catanzaresi Giovanni e Marco Morelli) ad infiammare un pubblico diventato via via più numeroso ed entusiasta. Accompagnati dalla Rockers band, i due non si sono risparmiati ed hanno dato vita ad uno spettacolo molto intenso in cui hanno riproposto il loro percorso musicale. E infatti, gli appassionati si sono divertiti riascoltando pezzi come Solo tu, Anche quando o Pull up (cantati già nel 2004), brani dell’album Vruscia come Musica domina e Ti controllano, fino a tracce del recente lavoro “Block notes”, tra cui Musica, Non ni canuscianu e Il sole dentro me. Quindi, il gran finale con lo show di Mr Vegas. L’artista giamaicano si è fatto attendere ma quando ha cominciato ad utilizzare il microfono non si è più fermato. E che avrebbe riscaldato del tutto la platea lo si è capito quando è sceso dal palco per spostare le transenne e avvicinare i più affezionati che, senza farsi pregare, si sono messi a cantare e ballare a stretto contatto col loro beniamino. Tra una citazione di Bob Marley e un tributo a Michael Jackson, accompagnato dalla Thugz band, Mr Vegas ha proposto i suoi brani più noti, dal recente I am blessed, che dà anche il nome al suo tour, a Do you know, da Tek weh youself a Hot wuk. Il trentacinquenne di Kingston ha cantato per circa un’ora prima di chiudere il concerto e abbassare il sipario al “Reggae Train Sun fest 2009”, un evento originale e interessante che sen ben supportato può diventare un appuntamento fisso dell’estate catanzarese.