...ho gran rispetto per tutti Voi.
Eppure, se i segnali di riscossa sono quelli visti durante l'iniziativa catanzarese con Vittorio Agnoletto, allora il problema persiste ed è ancora molto, ma molto grave.
Per intenderci, nella sala consiliare del Comune è intervenuto Agnoletto - persona vivace ed eclettica ma per nulla carismatica e coinvolgente - quale europarlamentare uscente in vista delle elezioni del 6 e 7 giugno. In aula c'erano circa venti persone, qualche giovane e i leader locali di Prc...poco, troppo poco se a ciò si aggiunge l'aria di triste rassegnazione che si respirava.
Ecco il resoconto per Il Quotidiano
«La falce e il martello non sono simboli superati ma rappresentano i lavoratori che restano il nostro punto di riferimento: “il voto utile” a Sinistra significa dare voce ad una forza autonoma dal punto di vista politico e organizzativo, coerente, la sola in grado di superare lo sbarramento del 4 percento». Dispensa ottimismo Vittorio Agnoletto, europarlamentare uscente in quota Prc, ospite a Catanzaro per una iniziativa voluta dal raggruppamento che vede insieme Rifondazione e Comunisti italiani. «Cerchiamo sempre di stare dalla parte di chi è sfruttato, di chi vede i propri diritti calpestati e lo facciamo anche se ciò non porta consenso - dice -. Abbiamo valori e ideali che sosteniamo sia quando è facile sia quando, come oggi, non lo è per nulla». Quindi racconta la sua visita al centro di permanenza di Lamezia terme, che da lo spunto per criticare le scelte del governo italiano in tema di sicurezza: «Nonostante il Ddl non sia stato ancora approvato, ho incontrato immigrati che hanno fatto per mesi la spola tra Lampedusa e Bari prima di arrivare in Calabria; persone non in grado, per motivi sanitari, di essere ospitati in un Ctp: la cosa è vergognosa». Agnoletto è consapevole che «affermare cose del genere non è popolare» eppure non vale la pena demordere per chi «crede nei valori universali, nella tutela dei diritti umani». Quindi l’attacco alle altre forze di sinistra come l’Italia dei Valori («Di Pietro può spiegare perché in Europa ha votato la permanenza nei centri temporanei fino a 18 mesi?») o il Pd, reo, con la propria astensione, di aver dato via libera alla cosiddetta “direttiva della vergogna” che prevede alcune misure come la permanenza nei Ctp per chi non ha il permesso di soggiorno pur non avendo commesso alcun reato. «I diritti valgono tanto a Roma quanto in Europa» sostiene convinto. Il rappresentante comunista descrive, poi, alcuni importanti successi ottenuti dal suo gruppo come l’opposizione «alla direttiva proposta dal Consiglio europeo che prevedeva, in tema di lavoro, le 65 ore settimanali prorogabili fino a 78: non c’è bisogno di essere dei geni per dire che lavorare meno significa lavorare tutti». E non manca la denuncia contro l’uso distorto del Fondo sociale europeo «per cui l’Italia ha chiesto e ottenuto una proroga per coprire la cassa integrazione anziché investire nei giovani e su nuova occupazione». «La Sinistra unitaria è un piccolo gruppo ma può dire la sua e ottenere risultati» prosegue Agnoletto prima di elencare i temi su cui è necessario confrontarsi con urgenza, primo fra tutti l’Ambiente («Nel nostro paese si punta sugli inceneritori e non sulla raccolta differenziata o il riciclo dei rifiuti: intanto, continuiamo a prendere infrazioni sul mancato rispetto delle direttive ambientali»). Ma anche lavoro («Pensiamo al sussidio di disoccupazione sul modello nordeuropeo o all’aumento delle pensioni per chi non arriva a fine mese piuttosto che ad innalzare l’età pensionabile delle donne»), giustizia e immigrazione affinché «in Italia e in Europa ci sia una Sinistra calata nella realtà e che abbia ancora voce nella vita di tutti i giorni».
P.S. prima degli scontri di oggi, Agnoletto ha espresso solidarietà per gli studenti caricati dalla polizia a Torino, notando come il dirigente che ha ordinato l'intervento, Spartaco Mortola, sia stato lo stesso che dirigeva la Digos a Genova durante il G8 del 2001. Mortola è stato assolto nel processo per i fatti della scuola Diaz.